Ultimo giorno a Durango?

Quando gia’ pensavamo di lasciare Durango, e’ stata la fortuna a venirci incontro: non ci siamo svegliati in tempo per prendere il bus e siamo stati costretti a fermarci un altro giorno. Ne e’ nata una giornata magnifica, scaldata da un sole accecante e piena di entusiasmanti attivita’ sportive… per cominciare, un massacrante quanto irripetibile giro in mountain bike lungo i sentieri (Trails2000.org) delle montagne attorno a Durango. Da notare l’inedita aggressivita’ e forza d’animo della cicci, circondata da un ambiente a lei ostile! Beh, ammettiamo che un paio di volte ci siamo persi, prolungando a dismisura le nostre fatiche. Non contenti, dopo un lauto pranzo a base di riso e fagioli, ci siamo buttati in piscina per alcune ore di nuoto. Domani proveremo di nuovo a perdere il nostro bus, destinazione New Mexico…

Dura la vita! Cicci in mountain bike sentieri di Durango Colorado

Avventura a Durango

Ieri abbiamo seguito un percorso davvero emozionante che ci ha condotti a Durango, nell’estremo angolo sud-ovest del Colorado… dopo aver nuovamente oltrepassato le Montagne Rocciose in tutta la loro larghezza, siamo giunti nel cuore della notte presso la città di Grand Junction: le prime luci dell’alba ci hanno mostrato un paesaggio incredibile ed inaspettato, una valle semi-desertica circondata da montagne di terra rossa come il fuoco ed interrotta da improvvisi canyon. Quando già pensavamo di essere arrivati nel deserto, ci ha sorpresi un’improvvisa esplosione di verde e boschi rigogliosi. La strada ha cominciato a salire: arrampicandoci lungo incredibili canyon ricoperti da conifere secolari, abbiamo superato piccoli villaggi di cercatori d’oro, abbiamo raggiunto le vette delle montagne innevate ed infine una lunga discesa ci ha condotti a Durango, dove per il momento il nostro viaggio si prende una breve pausa… Ci avviciniamo ad una regione ricca di storia (Mesa Verde), che probabilmente avrà un forte significato nel nostro viaggio lungo l’America.

Anasazi trail in Durango, Colorado USA

Ritorno a Denver

Difficilmente scorderemo la settimana passata sulle Montagne Rocciose presso Breckenridge, non solo per aver scoperto un luogo incantevole, ma anche per aver conosciuto delle persone con cui siamo stati bene fin dal primo momento… Abbiamo anche avuto la fortuna di trovare due ragazzi di Denver, tanto gentili da darci un passaggio dalle montagne fino in citta’. Seguendo un itinerario differente rispetto all’andata in autobus, siamo saliti lungo la strada panoramica che porta fino allo spartiacque tra oceano Atlantico e Pacifico (Loveland pass); qui abbiamo toccato il punto finora piu’ elevato del nostro viaggio lungo le americhe, raggiungendo gli 11990 feet (quasi 4000 metri). Eravamo in mezzo alla neve!

L’altro ieri sera, era la festa degli Stati Uniti d’America e, anche se un po’ sotto tono, siamo riusciti a vedere qualche fuoco d’artificio e qualche giovane ubriaco per strada (cosa mai vista prima). Quelli che facevano piu’ festa, comunque, eravamo noi per la nostra Italia, che ci fa sognare nel campionato del mondo: forse eravamo tra i pochi italiani a Denver, ma abbiamo fatto tifo per cento persone… e domenica, ovunque saremo, aspettiamo la finale!

Summit county, Breckenridge Colorado

Breckenridge, Colorado

Finalmente le montagne, ed e’ come sentirsi di nuovo a casa. Da Denver la strada prende a salire senza esitazione, arrampicandosi lungo rampe di terra rossa come il tramonto… improvvisamente il paesaggio si colora di verde, ma un verde sconosciuto alle nostre Alpi: i prati e le gigantesche conifere appaiono di un pagliericcio argentato, che si abbina perfettamente all’amaranto della terra argillosa. Ben presto superiamo i 3000 metri di altitudine ed ai lati della strada spuntano macchie di neve, residue della stagione invernale. Le vallate sono molto ampie, tanto che le cime delle montagne (tutte attorno ai 4000 metri), sembrano semplici colline. Il nostro viaggio termina a Breckenridge, un paesino di minatori convertito al turismo invernale: alloggiamo in un ostello pittoresco, un piccolo e grazioso rifugio che sembra aver superato molti inverni prima di ospitare anche noi, gestito da due inglesi simpaticissimi e dal loro cane Gaspode (Fireside Inn, HI Ostello della Gioventù, Breckenridge). Qui entriamo in contatto con l’ennesima sfaccettatura di questa poliedrica America: potremmo definirla l'”altra America”, ma preferiamo pensare al tassello di un puzzle molto complesso… e’ l’America che ama e rispetta la sua terra ed il suo ambiente, degli immensi parchi naturali, dei trasporti pubblici gratuiti ed alimentati con fonti di energia rinnovabile (biodiesel ed ibrido elettrico); e’ l’America che cerca, seppur con fatica, di ritrovare la strada tracciata dai suoi popoli nativi, in passato tanto calpestata ed umiliata.

Le giornate scorrono veloci seguendo a piedi ed in bicicletta interminabili sentieri immersi nei boschi , il sole splende piu’ che mai interrotto solo da brevi temporali estivi. Oggi festeggiamo il primo mese in viaggio nomade, non poteva cominciare meglio!

Laguna pressi di Breckenridge, Colorado (Montagne Rocciose)

Denver, Colorado

Questa volta il tragitto del nostro viaggio nomade ha seguito una parabola lunga e veloce nel cuore più ruvido degli Stati Uniti. Abbiamo infatti abbandonato il caldo sud e sul solito colorito autobus, ci siamo inoltrati nelle splendide e selvagge foreste dell’Arkansas, seguendo a distanza il corso del fiume Mississippi. Dopo un breve ristoro nella città di Saint Louis, situata alla confluenza tra Mississippi e Missouri, il nostro viaggio ha preso deciso la via dell’ovest, portandoci a superare sterminate colline coltivate a mais e frumento, armoniosamente interrotte da zone boschive e minuscoli villaggi… L’alba del nuovo giorno ci ha infine svelato l’emozione delle praterie: al confine tra Kansas e Colorado, la strada ha cominciato a salire dolcemente, fino a portarci nella vallata dove si trova Denver, ai piedi delle Montagne Rocciose. Questi sono i luoghi dei viaggi “on the road” di Jack Kerouac, e molti altri nomadi prima e dopo di lui… sono i luoghi dove pascolavano liberi i bisonti americani, dove le fiere tribu’ native degli Anasazi, Ute e Comanche stabilirono i loro territori e dove i pionieri giunti dall’est vennero alla ricerca affannosa dell’oro. Sono i luoghi del selvaggio west e della Route 66.

Denver sembra una città giovane e dinamica, moderna ma in modo totalmente nuovo rispetto a quanto abbiamo visto in precedenza: si ha l’impressione di vivere in una comunità dove finalmente quanto appartiene alla sfera del sociale assume un ruolo preponderante o almeno complementare alle attività economiche. Forse ci sbagliamo oppure e’ solo una bella illusione…

Montagne Rocciose Breckenridge Aspen Denver Colorado Stati Uniti

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