Chomolungma, viaggio verso il cielo

Chomolungma significa “madre dea della terra”, in tibetano. Non è altro che l’originario nome della montagna più spettacolare ed alta del mondo: l’Everest (così ribattezzato dalla metodica praticità dell’uomo occidentale).

La rivista montagnard riporta il viaggio appena iniziato di Lorenzo Gariano, un alpinista che ha scelto un percorso alternativo per avvicinarsi al tetto del mondo. Un lungo viaggio nomade lo porterà a stretto contatto con le genti delle vallate tibetane e nepalesi che si sviluppano ai piedi del Chomolungma, inseguendo il ritmo degli incontri e della condivisione: raggiungere la vetta del gigante diventerà quindi un percorso profondo nello spirito dell’Himalaya e dei suoi custodi.

Viaggio nomade in bicicletta

Un simpatico 60enne australiano nel corso dell’ultimo anno ha percorso migliaia di chilometri in bicicletta lungo le strade ed i sentieri dell’america latina, in completa solitudine e senza nessun aiuto se non le sue gambe e l’ospitalità delle persone che ha incontrato lungo il percorso… Un viaggio nomade lungo le americhe affrontato alla giusta velocità, inseguendo il ritmo delle stagioni e della curiosità, senza condizionamenti di sorta. Un viaggio nomade indimenticabile!

La sintesi dell’esperienza sta tutta nelle sue parole: “La importancia de viajar es comprender con tus propios ojos la realidad, es decir observar de una manera crítica, sin que te lo cuente un tercero. Se trata de contemplar sin prejuicios” (l’importanza di viaggiare è sperimentare la realtà coi propri occhi, cioè osservare in modo critico senza che qualcun altro te lo racconti. Significa contemplare senza pregiudizi).

Alex, remando verso le americhe

Era partito il 18 settembre 2005 da Genova. Alex Bellini, nato e cresciuto dalle mie parti (e cioè sulle montagne!), ha attraversato in solitaria tutto l’oceano atlantico con la sola forza delle sue braccia, approdando infine domenica scorsa sulle coste dell’america latina, a Fortaleza (Brasile). Non c’ero, ma posso sicuramente immaginare sette mesi di dure lotte con l’indomabile oceano e le sue insidie! Forse un pò metodico, ma un vero viaggio nomade. E soprattutto tanto coraggio e tanta determinazione, complimenti…