“Cominciamo dagli idrocarburi, poi toccherà alle miniere, quindi alle foreste, quindi a tutte le risorse naturali che ci hanno lasciato i nostri antenati. Infine sarà la volta della terra che è per tutti i boliviani” ha detto Evo Morales.
Non ho l’autorità per criticare o esaltare la decisione del presidente della Bolivia di nazionalizzare le risorse del suo paese, peraltro legittima e preannunciata, ma conosco troppi boliviani per sapere che questo è un giorno di festa per loro, un giorno che sognavano da sempre, indimenticabile. Purtroppo la posta in gioco è così alta, la sete di energia è così insaziabile che c’è da aspettarsi quantomeno una rappresaglia mediatica e/o ideologica contro questo splendido paese dell’america latina. E la storia insegna. Bolivia, se posso, ora volgi il tuo sguardo libero e sfrontato alla tua fiera cultura, alle tue sterminate foreste, alla tua bellezza, non smarrirti per sentieri imbrattati di petrolio…