Curitiba, angolo di Germania in Brasile

Curitiba dista migliaia di chilometri dal nordeste e la differenza è abissale quanto la distanza. Dal clima fresco agli sguardi delle persone, dai paesaggi alle case. Tutto ricorda un piccolo angolo di Germania qui a Curitiba. Manca soltanto la neve perché tutto il resto già c’è.
Curitiba non è accogliente come le metropoli del nordeste, ad esempio Salvador di Bahia, ma è stata riconosciuta tra le città che si distinguono per il loro sviluppo urbano eco-sostenibile. L’architettura della città è molto moderna e cosmopolita, parchi e oasi verdi appaiono ad ogni angolo. La città brulica di studenti universitari e sembra molto viva.

Ritorno a Salvador di Bahia e San Paolo

Ritorno a Salvador di Bahia. Che emozione incontrarla di nuovo: tanto sensuale, brillante, nera… più bella della prima volta ed avere anche la fortuna di incontrarvi di nuovo alcuni amici per un’ultima moqueca con macaxeira e feijoada insieme.
Ritorno a San Paolo. Che impressione incontrarla di nuovo: incessante, mutevole, cosmopolita… in un affannoso miscuglio di sguardi, culture, religioni, un cuore forte che mai smette di pulsare.
Poche ore e già si respira l’aria elettrizzante di un tramonto infuocato, di quelli che penetrano l’anima ed accecano i pensieri, già si cammina verso il dolce riposo della notte stellata, fiaccamente illuminata da una luna color miele…

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Salvador di Bahia, anima nera

Salvador di Bahia è una città viva, sensuale, avvolgente. Essa respira di una cadenza propria, senza esitazioni e senza timidezza, nerissima: una felice lozione alchemica generata da un passato turbolento e difficile.
L’anima nera di Salvador di Bahia pervade ogni vicolo, si accompagna a sorrisi contagiosi, occhi allegri e capelli finemente ondulati, una felicità ostentata e mescolata senza vergogna alle peggiori disgrazie. Ogni volto ricorda Teresa Batista stanca di guerra, il capolavoro di Jorge Amado, che di Salvador di Bahia è uno dei più illustri figli adottivi.

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Salvador di Bahia e Itaparica

Spesso il caso gioca dei bellissimi scherzi: camminando per il centro di Salvador di Bahia incontriamo gli amici di Corumbá. Non ci eravamo trovati a Rio dove eravamo nella stessa spiaggia, ma tutto succede 2000 chilometri più a nord.
Primo assaggio di Nordeste, l’immensa regione del Brasile dove tutto si mescola e cambia volto…
L’isola di Itaparica si estende di fronte alla bahia de todos os santos. Ci perdiamo in lunghi racconti e nella visita del villaggio sull’isola, quindi è tardi quando tentiamo di prendere il traghetto per tornare a Salvador di Bahia. Dopo 3 ore di felice attesa, riusciamo a prendere l’ultimo passaggio, ma siamo talmente tanti sulla nave che dopo pochi metri ci areniamo e solo con grande fatica riprendiamo il breve tragitto fino al porto di Salvador di Bahia… brividi. Giunge la notte e per festeggiare il successo della nostra impresa, mangiamo una squisita moqueca de peixe, il piatto bahiano per eccellenza: olio di palma, palombo, latte di cocco, verdure, riso e farofa. Il Nordeste, anima nera, sensualità, sorrisi, musica e gusto.

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