Al Hoceima, antica rocca

La pioggia ci rimette in viaggio. Dopo una lunga contrattazione con i taxisti di Saidia, riusciamo a strappare un passaggio verso Nador, un trafficato porto molto vicino a Melilla, una delle due enclavi spagnole in territorio marocchino. Lungo il tragitto osserviamo increduli al frutto di una gigantesca speculazione edilizia, di cui è vittima la parte di costa mediterranea nei pressi di Saidia: immobiliaristi europei stanno costruendo centinaia di case a schiera, secondo uno schema ormai tristemente noto. Quando finalmente questa distesa di cemento termina, davanti ai nostri occhi si presenta un magnifico paesaggio mediterraneo, dove la macchia si fonde stancamente a ripide scogliere che improvvisamente lasciano spazio a calette di sabbia fine e mare turchese. La strada è breve da Nador ad Al Hoceima, un dirupo sul mare blu, avamposto delle montagne del Rif.

Al Hoceima, da un cafè

Saidia, scorci di Mediterraneo

Saidia, la più orientale spiaggia del mediterraneo marocchino, ad un passo dal confine algerino.
Qualche nuvola minacciosa ci lascia preoccupati, ma la spiaggia di sabbia fine e le onde color smeraldo ci invitano a fare una lunga passeggiata. Presto giunge la sera e tutta la folla di turisti marocchini sparisce, restano solo i gabbiani ad osservarci curiosi. Ci sediamo al bar in riva alla spiaggia per bere un tè alla menta e subito conosciamo Mimon, il quale ci racconta di aver speso la sua vita tra le coste marocchine e quelle spagnole, aldilà del mare Mediterraneo, trasportando il prezioso kif.

Saidia, Mediterraneo vicino ad Algeria

Sahara ed Atlante, verso nord

Da Merzouga, Nazihr e suo cugino ci danno un passaggio fino ad Erfoud, da dove prendiamo un taxi collettivo per Errachidia; ci troviamo in piena hamada (deserto roccioso), spesso interrotto da splendidi palmeti… il caldo è secco ed avvolgente. Giunti ad Errachidia, scopriamo che l’unico autobus per la nostra destinazione finale è in nottata: decidiamo quindi di prendere in affitto una stanza per riposare qualche ora. La sera, quando ci dirigiamo a piedi verso la stazione, conosciamo un simpatico marocchino che vive in Spagna, ceniamo con lui. Cala la notte e parte il nostro bus, direzione Oujda ed il mare Mediterraneo. Alle prime luci dell’alba ci appare un paesaggio nuovo, colline verde-oro ricoperte da campi di grano e foraggio.

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