Ritorno a João Pessoa, terra un giorno appartenuta agli indigeni potiguara ed ora crocevia del nordeste, nel punto più ad est del continente americano, verde, giovane, scossa dai ritmi del frevo e dell’axé.
Oramai siamo amici di tutti e partecipiamo numerosi al bloco virgens de tambaú, l’ennesimo carnevale di strada a tema di questo interminabile viaggio nel Brasile. La festa pare irrefrenabile e la gente si muove fino alle spiagge di Jacumã.
Il cielo comincia a tingersi di un’alba inaspettata quando saluto gli amici e stanco morto aspetto l’autobus che mi riporta a Salvador di Bahia: a João Pessoa vanno un pensiero pieno di sorrisi ed anche qualche lacrima, a saudade…
Jacumã, la perla inaspettata
Andavo tutti i giorni al mercato, solo per annaffiarmi di colori, per ubriacarmi di sapori, per vivere migliaia di vite. Cosi accade a Jacumã, perla inaspettata del nordeste: spiagge incantate, quasi deserte, gente simpatica e tranquilla, arte e colori, la pousada accogliente dove mi trovo emana una energia intensa e positiva. Magie di Brasile.
Il tramonto d'un sole infuocato di passione l'imbrunire d'una vita votata alla resurrezione quanti angeli cadranno per aprire una voragine nel nostro cuore d'acciaio quante lacrime di cielo per sciogliere l'incantesimo che ci nega il volo libero...