Attraversando in lungo ed in largo il dedalo di viuzze nei quartieri di Greenwich village, Chelsea e West village, abbiamo scoperto un sacco di negozi strampalati, bar e locali per concerti (una volta fumosi). Qui Manhattan si prende una pausa dalla sua incredibile frenesia, gli edifici si abbassano ed assumono sembianze ottocentesche. Il traffico dirada ed i frequenti parchetti si riempiono di giovani che giocano a basketball. E’ piacevole bere una birra fresca riposando sotto gli enormi alberi, animati dall’operosita’ degli scoiattoli… E come se il tempo volasse, e’ gia’ arrivato il rosso tramonto. Tornando a casa abbiamo costeggiato le sponde dell’Hudson river lungo il Riverside park. Come ogni giorno, milioni di persone sono passate davanti ai nostri occhi, innumerevoli colori e lineamenti. New York e’ davvero cosmopolita: quanti emigranti sono approdati in questa grande mela, cercando ciascuno i propri sogni?
Un suggerimento per i viaggiatori squattrinati: per una sistemazione andate al Mount Royal Hostal (W 94st, 351 Manhattan) e contrattate il prezzo della camera! Si trova in una bella zona vicino a Central park ed e’ ben servito dalla metropolitana.