Medellin è la città dei primati socio-economici colombiani, sorta dal nulla ed esplosa sotto l’ala protettrice del narcotraffico. L’utopia di Pablo Escobar: un centro moderno ed efficiente, racchiuso in una stupenda e verde valle, dove le Ande cominciano a fare sul serio. Medellin ed i grattacieli, la metropolitana, i sobborghi e le favelas, dove per i giovani non esiste un futuro e l’unica speranza rimane sniffare la colla. Medellin e la proroga del nostro permesso di soggiorno, un’odissea burocratica. Medellin ed il ritratto che ne dipinge Fernando Botero, una società colorata ed eccentrica, animata da personaggi sensualmente voluttuosi, opulenti. Gli anni ’50, l’auge dei fiori e dei bordelli (http://www.museodeantioquia.co).
Image caption El cuadro “Pablo Escobar muerto”, presentado en 2006, se encuentra en el Museo de Antioquia, en la ciudad de Medellin. Juan Carlos Botero anade que su padre aprovecha los tamanos y las formas en su obra y que en este caso uso el tamano descomunal de Escobar como se hacia en el arte del Renacimiento, que es parte del abanico de influencias que el maestro tiene.