Santa Cruz e treno espresso orientale

Dopo aver trascorso un lungo periodo nell’altitudine andina, riscendere con decisione verso il bacino amazzonico è un’emozione e poco importa che il clima si faccia estremamente caldo ed umido. Santa Cruz de la Sierra si trova nel mezzo degli scambi interni alla Bolivia, ma anche da e verso gli altri paesi latinoamericani confinanti (Brasile, Paraguay, argentina). Non a caso Santa Cruz, senza essere una città dalla storia intensa, si trova oggi ad essere la capitale economica della Bolivia e la meta finale di intense migrazioni interne, spinte dalla ricerca di lavoro. Santa Cruz è già una città di frontiera, perché ad est il gigante brasiliano è vicino e con il Paraguay condivide una fascia di territorio denominata chaco, una sorta di savana latinoamericana, un territorio poco abitato e semiarido che solo sul confine si trasforma nel pantanal, grazie all’afflusso di acqua del fiume Paraguay ed affluenti.
Questo territorio viene attraversato dal treno espresso orientale, un serpente d’acciaio che giornalmente collega Santa Cruz a Quijarro, ultimo lembo di terra boliviana prima del Brasile.

Santa Cruz de la sierra chaco Bolivia

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