Sarita e Carlito ci prendono per mano in questa esperienza e ci insegnano il linguaggio proprio di un mondo a noi tanto estraneo, le chiavi per comprendere e rispettare la selva. Disegnano nelle nostre menti i simboli della natura: l’anaconda (amaru), il boa, el sangre de drago (sangue di drago, una resina medicinale), le farfalle, le piante curative usate dalla comunità e dagli sciamani. L’ayahuasca (parola in lingua quechua che significa “liana degli spiriti”) o yagé, è un’infusione psicotropa di tradizione millenaria considerata sacra dai popoli indigeni in tutto il bacino della foresta amazzonica. Viene preparata dagli sciamani o curanderos in infusione e consumata di notte, come strumento per espandere la propria mente e la percezione della natura. Nella regione del Napo, in Equador, e’ conosciuta con tre nomi differenti:
- Ayahuasca de las Mujeres, visioni di fiori colorati.
- Ayahuasca de los Hombres, visioni di boa.
- Ayahuasca de los Fantasmas, visioni di spiriti.
Davvero avere la fortuna di vivere la foresta e tutti i suoi riti quotidiani è un’esperienza unica, che richiede un avvicinamento consapevole e lento, un lungo viaggio di preparazione…
Fare un viaggio in Amazzonia è sempre stato il mio sogno…prima o poi magari riuscirò a realizzarlo.
Natura rigogliosa e maestosa, e culture e popolazioni affascinanti ed autentiche, questo è quello che mi attenderebbe. Per non parlare del fascino che avrebbe poter assistere da vicino a riti sciamanici degli indigeni, che dal punto di vista etno-antropologico sarebbe di un interesse unico…
Per il momento mi accontento di immergermi sporadicamente in questo mondo, leggendo informazioni sul web e sui miei libri su queste popolazioni lontane e sui loro usi e costumi, e concedendomi qualche volta la “liana degli spiriti”.
A chi come me fosse appassionato di Amazzonia, sciamanesimo e Ayahuasca, mi permetto di segnalare i seguenti link di approfondimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sciamanesimo
http://www.zamnesia.it/165-ayahuasca